Una proposta moderata/Premessa

PREMESSA (English version originally posted on 2011/04/21)

É mia intenzione cominciare questa lettera aperta salutando e riverendo Sua Emittenza il Biscione di Canale 5, Cavaliere del Lavoro ed utilizzatore finale di amabili pulzelle, il nostro beneamato presidente S. Berlusconi IV.

Sfortunatamente, Vostra Bassezza, questo messaggio è indirizzato al resto del popolo italiano e non a Voi, così come richiesto dalla tradizione che si tramanda di Pasquino in Pasquino. Tuttavia, doveste mai decidere che una qualsiasi delle proposte elencate di seguito sia degna della Vostra attenzione, non avete che da prenderla e farla legge dello Stato, come spesso è accaduto con tante altre idee balenate in passato dentro la frattosa boscosità del Vostra cranio.

Nondimeno, oh concittadini, è indubbio che io stia infrangendo l’antica consuetudine legata a questa maschera che indosso, parlando in prosa innanzitutto, invece che in rima, e scrivendo in inglese invece che in romano (queste versioni italiane sono state aggiunte su insistente richiesta, n.d.p). Esiste una ragione per questa scelta linguistica, riassumibile nel proverbio parlare a nuora perché suocera intenda.

Questa lettera cerca visibilità: nessuno in quest’Europa appena nata sembra in grado di realizzare fino a che punto un’Italia debole e corrotta rappresenti un problema comune a tutti gli Stati membri, e quanto il malvezzo di una classe politica saccheggiatrice rischi di diventare un modello di governance all’interno del sistema burocratico dell’Unione. L’Italia è un piccolo paese, le cui istituzioni hanno uno scarsissimo profilo internazionale, tuttavia può vantare una scena criminale molto attiva ed una classe politica non selezionata dai cittadini e che per gli ultimi quarant’anni circa ha sfruttato il suo popolo e devastato il nostro capitale economico, culturale ed ambientale. In questo momento, in Italia, tutti i reparti sociali sono in agitazione, e protestano quando possibile nelle strade delle nostre città, anche se ben poco si vede in proposito sui media ufficiali: due generazioni hanno già perso il proprio futuro ed ogni forma di buon senso sembra aver abbandonato il Paese. L’interesse particolare prevale sempre su quello della comunità e la situazione potrebbe degenerare da un momento all’altro. Per questa ragione il Congresso degli Arguti, che qui rappresento, ha deciso di pubblicare una serie di misure che giudichiamo necessarie per il futuro e il buon governo del nostro sofferente Paese.

Nei secoli passati il nostro popolo ha dato molto al mondo, contribuendo allo sviluppo del genere umano in campi diversi. Guardiamoci adesso: stiamo annegando nella nostra stessa decadenza.

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